Cosa fare e cosa vedere nei Campi Flegrei in Campania

I Campi Flegrei sono un luogo incredibilmente eterogeneo: sono un viaggio denso tra la storia, l'archeologia, la cultura meridionale, la natura, il mare. I Campi Flegrei vanno scoperti lentamente con meraviglia continua

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I Campi Flegrei sono un luogo incredibilmente eterogeneo: sono un viaggio denso tra la storia, l’archeologia, la cultura meridionale, la natura, il mare. I Campi Flegrei vanno scoperti lentamente con meraviglia continua, non sono assolutamente un luogo da turismo “mordi e fuggi”.

Questi itinerari non sono certamente esaustivi ma sono un ottimo punto di partenza!

Pozzuoli: walking tour alla scoperta della capitale flegrea

Scoprite la capitale dei Campi Flegrei, Pozzuoli, cominciando dalla stazione della Metropolitana Linea 2 di Pozzuoli Solfatara per una lunga sessione di trekking urbano:

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Pozzuoli Alta e la Solfatara

Pozzuoli alta vista dalla Solfatara [archeoflegrei]
  • Il Vulcano Solfatara, per gli appassionati della natura e geologia, purtroppo da tempo chiuso al pubblico per vicende giudiziarie, vale la pena almeno una visita dall’esterno per poter apprezzare non solo la vista sul cratere ma anche su tutto il Golfo Flegreo
  • Il Santuario di San Gennaro, una delle chiese più importanti del cristianesimo perchè sorta sulla sede del martirio del vescovo beneventano Gennaro
  • L’Anfiteatro Neroniano Flavio, il terzo anfiteatro per grandezza tra quelli romani, con estesa raccolta di elementi marmorei e statue (lapidarium)
  • I ruderi del Tempio di Nettuno e del Ninfeo di Diana, resti di grandi terme pubbliche
  • Il Quadrivio dell’Annunziata e la Necropoli Monumentale di Via Celle, una delle porte antiche della città, dove partiva la via Puteolis Capuam, fiancheggiata da antichi sepolcri
  • Lo Stadio di Antonino Pio, i resti di un circo romano per gli sport di ispirazione greca
  • La Villa di Livia, resti di una ricca villa romana oggi sede di location per eventi (visite su richiesta)
  • La Villa Avellino e il Complesso di Palazzo Toledo, il più grande parco cittadino, con importanti rovine archeologiche e una vista sul porto e sul complesso vicereale attualmente in fase di recupero
  • La Chiesa di San Raffaele, un gioiellino del barocco napoletano

Il Centro Storico di Pozzuoli e il Porto

Storia, mediterraneo e bradisismo

L’antico emporio di Puteoli, il primo porto di Roma antica prima di Ostia, oggi porto commerciale di una città con vocazione marinaresca radicata

Il promontorio sul mare del Rione Terra [foto archeoflegrei]
  • Il Rione Terra con il Duomo di Pozzuoli, il primo nucleo abitato della città con vista spettacolare sul golfo, con un grande percorso archeologico e una chiesa barocca costruita in un tempio romano ricca di affreschi e tele importanti
  • Il Museo Diocesano di Pozzuoli presso il Rione Terra, ricco di opere importantissime della tradizione religiosa di una delle Diocesi più antiche del sud
  • La vecchia Darsena dei Pescatori e il Porto di Pozzuoli, in una cornice squisitamente marinaresca. Da non perdere la passeggiata sul molo e la visita alla chiesetta dell’Assunta a Mare
  • Il Centro Storico di Pozzuoli, isola pedonale con palazzi storici e la sua infinità di ristorantini e attività commerciali
  • Il Tempio di Serapide, in realtà un macellum romano (mercato coperto), con le sue tre colonne in cipollino ancora erette dopo duemila anni, simbolo inequivocabile della città di Pozzuoli
  • Il Lungomare di Pozzuoli, via Napoli, una piacevolissima passeggiata lungo la costa che parte dai piedi del Rione Terra e arriva fino a Bagnoli
Il Macellum di Pozzuoli in una ricostruzione [archeoflegrei]

Alla scoperta di Lucrino e dei Laghi Flegrei

La costa dei romani modellata dai vulcani

La costa da Pozzuoli a Baia era una vera e propria autostrada che passava per un grande quartiere romano oggi interamente sommerso. Successivamente l’area fu devastata dall’eruzione del piccolo Monte Nuovo, che nel Cinquecento distrusse un intero insediamento chiamato Tripergole. Nuova zona residenziale a partire dal dopoguerra, oggi è un popoloso quartiere di Pozzuoli a diretto contatto con il mare, frutto di una lenta trasformazione grazie al Progetto Waterfront di Pozzuoli (2009). Da non perdere:

I lago d’Averno a Pozzuoli
  • L’Oasi Naturalistica del Monte Nuovo, il più giovane monticello e vulcano d’Europa, generato in una sola notte nel 1538 a seguito dell’ultimo fenomeno eruttivo dei Campi Flegrei
  • Il Lago Lucrino e il Lago d’Averno con il Tempio di Apollo, due laghi che prima dell’eruzione del Monte Nuovo erano una sola cosa. Il lago d’Averno, ricco di mitologia, è ancora un luogo affascinante che nel suo circumlago di 3km può essere percorso in bici o a piedi immersi nella natura e nelle rovine romane
  • Il Portus Iulius e la Città Sommersa, interi quartieri della pozzuoli romana oggi interamente sommersi per effetto del bradisismo. Dai centri sub locali è possibile prenotare visite guidate in acqua o tramite battelli con fondo trasparente.
  • L’archeologia industriale del Complesso ex-Monachelle, un convitto di età regia sul mare, in stato di abbandono ma in attesa di sviluppi futuri

Baia e il Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello Aragonese

Un salto nella storia antica dei Campi Flegrei

Il Castello Aragonese di Baia è sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei

Baia è una località di Bacoli, un tempo località romana di lusso e perdizione, oggi una tappa obbligata per gli amanti dell’archeologia e della storia romana.

  • Il Parco Archeologico delle Terme di Baia e i ruderi del Tempio di Venere e Diana
  • Baia Sommersa, il Ninfeo di Claudio, la villa a protiro, Villa dei Pisoni, le terme e le altre strutture sommerse, visitabili con guide in acqua o tramite battelli con fondo trasparente
  • Il Castello Aragonese, pittoresco fortilizio sul mare, oggi sede del ricchissimo Museo Archeologico dei Campi Flegrei

Bacoli, tra mare ed archeologia

L’antica Bauli romana era una delle località di villeggiatura preferite dagli antichi romani, a due passi da Puteoli e dalla colonia militare di Misenum, sede della flotta mediterranea di Roma.

Il panorama della costa di Bacoli, con Capo Miseno sullo sfondo
  • Capo Miseno, un gigantesco promontorio tufaceo a picco sul mare, visitabile con escursione libera
  • Le Spiagge di Bacoli e le marine più apprezzate della costa flegrea
  • La Chiesa di Sant’Anna, la chiesa madre di Bacoli
  • La Chiesa di San Sossio, antichissima e sita nell’antico borgo di Misenum
  • La Piscina Mirabilis, il Sacello degli Augustali, il Teatro di Misenum, la Tomba di Agrippina e le altre strutture archeologiche disseminate per tutta la costa
  • Il Lago Miseno, oggi percorribile nella sua interezza con una pista ciclopedonale
  • Miliscola e Torrefumo, due località raggiungibili anche dal Monte di Procida

Cuma, Fusaro e la costa occidentale

La prima colonia greca in Italia

I Campi Flegrei

La Casina Vanvitelliana sul lago Fusaro
  • Il Sito Archeologico degli scavi di Cuma, la prima colonia greca in Italia assieme all’isola d’Ischia
  • La Foresta Regionale e Monte di Cuma, un salto nella duna mediterranea e nel bosco della Selva Gallinaria
  • L’Arco Felice di Cuma, la porta monumentale di ingresso alla città antica
  • Il Lago del Fusaro e la Casina Vanvitelliana, riserva di caccia borbonica
  • Torregaveta e il Monte di Procida, tra antiche masserie e panorami mozzafiato
  • Lago Patria e l’antica Liternum, la porta settentrionale dei Campi Flegrei dove si fermò Scipione l’Africano

Trekking sui Vulcani

Verde e macchia mediterranea per ritrovare il benessere

Panorami mozzafiato in mezzo alla natura mediterranea, boschi di castagno e lecceti, spesso con ruderi della storia tra un paesaggio e l’altro, in un contesto modellato violentemente dalle eruzioni di migliaia di anni fa. Le passeggiate sono tutte relativamente facili e non troppo impegnative, le abbiamo tutte menzionate in dettaglio in questo articolo – Le Escursioni da non perdere nei Campi Flegrei

Trekking sul Monte Gauro [foto archeoflegrei]
  • Trekking sul Monte Gauro,
  • Trekking nell’Oasi degli Astroni
  • Trekking sul Monte Nuovo
  • Trekking sul Capo Miseno

Le Isole Flegree

Località favorite dalla villeggiatura estiva, Ischia e Procida sono anch’esse parte della cultura flegrea e intrinsecamente legate ad essa. Dedicheremo a queste isole due articoli monografici.

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Perchè Agnano si chiama così?

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Nel celebre testo antico "Vita di Apollonio da Tiana" dello scrittore e filosofo Lucio Flavio Filostrato (Lemno, 172 d.C. – Atene, 247 d.C.) vi sono dei passi ambientati a Dicearchia (Puteoli). Nello specifico viene menzionata una fonte di acqua sorgiva particolare, nei pressi della ripa puteolana, e di un ninfeo (creduto in seguito il cd. Tempio delle Ninfe).

I Campi Flegrei e la leggenda del Monte Barbaro in una lettera del 1196-97

Nel manoscritto della “Chronica Slavorum” è contenuta una famigerata lettera scritta dall’elettore Corrado di Hildesheim, legato imperiale nel Regno di Sicilia, ad Hartberto capo della sua chiesa. Durante questo mandato scrisse la lettera che illustra molte delle “meraviglie” viste in Sicilia e in Campania.

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