Sei amante della natura? Ti piace esplorare sentieri? I Campi Flegrei offrono una grandissima varietà di oasi naturalistiche, laghi, parchi verdi e aree protette.
Natura e parchi pubblici a Pozzuoli centro
A Pozzuoli non si può non menzionare la Solfatara. L’ingresso è a pagamento, ma il luogo è veramente caratteristico e molto interessante per gli amanti della geologia. Si tratta della caldera di un vulcano ormai inattivo ma quiescente. Sono presenti alcune specie vegetali tipiche mediterranee, ma perlopiù il terreno è troppo inospitale per la crescita di flora e fauna, a causa della presenza di zolfo. Fumarole, fanghi ribollenti ed una distesa desertica biancastra che ricorda la superficie lunare. Da visitare!
Per una tranquilla passeggiata nel verde, il nuovo Parco Urbano Attrezzato è un piccolo angolo di relax nella Pozzuoli alta. Sorge in via Vecchia delle Vigne, proprio vicino al (purtroppo chiuso) Parco Archeologico della Via Puteolis Neapolim. Il parco si snoda su tre livelli principali, e presso l’ultimo livello vi sono anche resti di una cisterna romana. L’area contiene giostre per il divertimento dei più piccoli ed è adatta come area di sgambatura per cani. Dispone di un ampio parcheggio gratuito e sorvegliato.
Il ben più antico Parco di Villa Avellino era proprietà della dimora storica dei principi di Cardito, poi Avellino – De Gemmis. Il parco sorge su un’importante area archeologica: ciò crea un particolare binomio natura-storia di particolare fascino. Dispone di giochi per i più piccoli. E’ raggiungibile da tre ingressi, uno presso l’incrocio di Via Rosini e Via Carmine, l’altro presso la parallela di Viale Capomazza, e l’altro proprio da Viale Capomazza.
Per un escursione più impegnativa, vi sono il Cratere del Monte Gauro / Monte Sant’Angelo / Monte Barbaro. Sono tre nomi per indicare diverse vette dello stesso promontorio tufaceo sito presso via Campana, alto circa 320 metri s.l.m. Esistono diversi sentieri, ma generalmente quello più utilizzato inizia presso il Carney Park. Sul Gauro vi sono vicende importanti legate al passato greco e romano, e non mancano alcuni ritrovamenti in loco, come cisterne. Lo spettacolo in cima è mozzafiato, ma il Gauro è interessante anche per la flora e la fauna. Sul versante nord vi è un castagneto, altri alberi presenti sono il carpino nero, la carpinella e l’acero campestre. A sud un querceto di Roverella e cespugli di ginestra. Il versante ovest è brullo e presenta piante di ampelodesma, di paleo, di scarlina, ed altre tipiche della “macchia mediterranea”, come il cisto, il mirto ed il lentisco. Probabilmente è presente anche la Stilla Hughii. Si possono identificare alcune specie di uccelli: cinciarelle, capinere, cinciallegre, merli, scriccioli, pettirossi, gheppi e forse allocchi. Fra le specie migratorie il tordo, l’upupa, il cuculo e lo storno. Fra gli altri animali, probabile è la presenza di volpi, donnole, ghiri e talpe.
Natura e parchi pubblici a Lucrino ( Comune di Pozzuoli)
Presso Lucrino sorge l’Oasi Naturalistica del Monte Nuovo, dichiarato oasi naturalistica nel 1996, presenta zone steppiche con graminacee (ipparrenia o barboncino) e arbusti bassi e spinosi (Elicriso e Ginestre); zone meno secche con i sempreverdi quali: mirto, lentisco, leccio e corbezzolo; infine la parte interna del cratere più umida è occupata da una densa Lecceta (roverella, castagno, ornello, felce aquilina) e da strati di muschio. E’ il monte di più recente formazione in Europa, nato con l’eruzione del 1538, che ha spazzato via il villaggio di Tripergole.
Sempre a Lucrino vi è l’omonimo lago Lucrino, formatosi in epoca antica a seguito del moto ondoso del mare che, apportando progressivamente della sabbia, ha col tempo chiuso un’insenatura naturale con un istmo, così chiamato perchè in epoca romana un tale Sergio Orata aveva qui le sue famosissime coltivazioni di mitili (lucrino da lucrum, guadagno). Vicinissimo allo stesso Lucrino, un sentiero carrabile conduce al mitico lago d’Averno, in passato creduto l’ingresso per gli inferi (il nome Avernus deriva dal greco άορνος (‘senza uccelli’). Si narra che tale assenza fosse dovuta al fatto che le acque del lago esalassero dei particolari gas che non permettessero la vita agli uccelli). Oggi un meraviglioso percorso nella natura, dove è possibile camminare interamente attorno al lago, in un percorso per metà pedonale e per il resto carrabile. Numerose sono i resti archeologici, il più importante è il cosiddetto Tempio di Apollo. Il lago, contrariamente a quanto si credette in passato, ospita una comunità stanziale di folaghe insieme a svassi maggiori, germani reali e altri anatidi. Nelle acque sono presenti diverse specie di pesci tra cui bavose di acqua dolce, alborelle e specie alloctone come persici, gambusie ma anche pesci rossi e tartarughe d’acqua dolce domestiche liberate nel lago. Sono presenti anche bisce, rane e gamberetti d’acqua dolce.
Natura e parchi pubblici in periferia ( Comune di Pozzuoli)
A Cuma vi è la Foresta Regionale Area Flegrea e Monte di Cuma, particolarissimo connubio tra natura, storia e archeologia. La Foresta, oggi appartenente al Demanio Forestale della Regione Campania, è tuttora conosciuta con l’originario nome di Selva Gallinaria, attribuitole grazie alla considerevole presenza nell’antichità della cosiddetta Gallinella d’acqua (nome scientifico Gallinula Chloropus), un uccello acquatico dal piumaggio nero che, nutrendosi di insetti e germogli di piante acquatiche, piccoli pesci, crostacei, molluschi, nidificava negli ambienti della Selva, grazie alla presenza di zone umide e acquitrini. Il bosco è quasi esclusivamente costituito da alberi di leccio, una quercia sempreverde, mentre l’area di macchia si presenta massimamente eterogenea dal punto di vista delle specie che la compongono e che la abitano. La costa vicinissima, le dune, la foresta mediterranea sempreverde costituiscono infatti un importantissimo ecosistema dal delicato equilibrio, tanto che la spiaggia di Cuma è qualificata come sito di importanza comunitaria (SIC) ed in quanto tale è sottoposta ad una particolare disciplina di tutela ambientale.