Archeologia

Cosa vedere a Miseno tra Bacoli e Monte di Procida

Miseno è una affascinante località marittima ricadente nel Comune di Bacoli e chiude il Golfo Flegreo con il suo promontorio chiamato Capo Miseno. Come nel resto dei Campi Flegrei, a Miseno si intrecciano paesaggi spettacolari con natura, geologia ed importanti tracce archeologiche del grandioso passato romano.

Il Bradisismo dei Campi Flegrei nelle fonti storiche

Il bradisimo, fenomeno caratteristico dei Campi Flegrei in Campania, è un lento saliscendi generato dal collasso di una caldera vulcanica all'interno di un altra, più antica. I romani furono i primi che menzionarono le loro interazioni con questi fenomeni.

I Campi Flegrei di Giorgio Sommer

L'Italia ebbe un fotografo d'eccezione: Giorgio Sommer. Un pioniere dell'immagine italo-tedesco che stabilì la sua fortuna a Napoli, in un momento di eccezionale interesse e floridità per lo sviluppo del turismo internazionale.

Pozzuoli e i Campi Flegrei nel medioevo

Dopo lo splendore dell'età romana e l'importanza che detennero in tutto il mondo conosciuto e antropizzato, la colonia romana di Puteoli ed i Campi...

Appunti per una storia di Cigliano e delle aree rurali extraurbane di Puteoli nell’ Alto Medioevo (VI – XI sec. d.C.) Pt....

Introduzione Il contado puteolano durante l’Alto Medioevo si spopolò a causa dei motivi che abbiamo riportato nella prima parte di questa ricerca a cui rimandiamo. https://www.archeoflegrei.it/appunti-per-una-storia-di-cigliano-e-delle-aree-rurali-extraurbane-di-puteoli-nellalto-medioevo-iv-xi-sec-d-c-pt-i/ Tuttavia,...

Pozzuoli e Winckelmann, il massimo esponente del Neoclassicismo del ‘700

Introduzione Il tedesco Johann Joachim Winckelmann (Stendal, 9 dicembre 1717 – Trieste, 8 giugno 1768) è considerato uno fra i massimi teorici ed esponenti del Neoclassicismo. Il presente articolo è stato quasi interamente scritto sulla...

Appunti per una storia di Cigliano e delle aree rurali extraurbane di Puteoli nell’Alto Medioevo (IV-XI sec. d.C.) PT. I

Introduzione Secondo il prof. Camodeca, benchè ormai lontana dagli splendori del periodo compreso tra il I sec. a.C. ed il II sec. d.C., Puteoli, ancora nel IV...

Arriva Baiae Experience, il tour in realtà virtuale

Esiste una modo per esplorare i resti subacquei di BAIA SOMMERSA senza immergersi? Magari potendoli visitare così come si trovavano nel periodo di massimo...

Quando Cuma insegnò a scrivere agli Etruschi

Gli Etruschi sono ancora oggi uno scrigno di misteri: quasi tutto ciò che conosciamo di una delle più importanti e antiche popolazioni Italiche ci...

I mercanti puteolani giungono fino in Asia

La gens Annia era una potente e ricca famiglia puteolana di liberti attestata tra il I sec. a.C. ed il II sec. d.C. Annius Plocamus Annius...

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Bacoli, i Fenici dietro il nome della città Campana?

Il nome Bauli era celebre nell’antichità romana, ed è legato alla leggenda di Ercole, il quale, tornando dalle sue “fatiche”, pare abbia fatto riposare proprio a Bacoli i buoi sottratti a Gerione, ma potrebbe derivare in realtà dalla divinità fenicia Baal.

Cosa fare e cosa vedere nei Campi Flegrei in Campania

I Campi Flegrei sono un luogo incredibilmente eterogeneo: sono un viaggio denso tra la storia, l'archeologia, la cultura meridionale, la natura, il mare. I Campi Flegrei vanno scoperti lentamente con meraviglia continua

EVENTI / La Montagna Spaccata, presentazione del libro di Mauro Di Vasta

Sabato 12 Novembre 2022 ore 10.00 presso Palazzo Migliaresi, Rione Terra (Pozzuoli) si terrà la presentazione del libro "La Montagna Spaccata, viaggio nei Campi Flegrei sulla via Consolare Puteolis Capuam" dell'architetto Mauro di Vasta

Perchè Pozzuoli si chiama così?

Pozzuoli fu fondata nel 194 a.C. dai romani, con il nome di Puteoli, e deve questo appellativo ai particolari fenomeni geologici caratteristici della terra vulcanica dei Campi Flegrei

Perchè Licola si chiama così?

Licola, località oggi residenziale a nord di Pozzuoli, deve il suo nome ad un lago scomparso a causa della bonifica delle paludi del primo Novecento. Il lago di Follicola era così chiamato proprio perchè abbondava di una particolare specie di volatili, molto apprezzata dai Borbone per le loro battute di caccia reali