La Fossa Neronis

Nel 64 d.C, cominciarono gli scavi per realizzare un lunghissimo canale navigabile artificiale tra Puteoli e Roma, per rifornire l'urbe di grano ed altre provvigioni di prima necessità in tempi celerissimi e in maniera molto più sicura che attraverso una convenzionale navigazione marittima.

- Questo sponsor ci aiuta a crescere -

Sappiamo bene come la grandiosità delle opere degli antichi romani abbia ben poco da invidiare alle opere ingegneristiche attuali, quantomeno paragonandole in relazione al loro tempo. E’ il caso per un progetto di incredibile portata, il quale sarebbe potuto finire benissimo in uno dei moderni programmi televisivi di sfide ingegneristiche – sebbene sia stato pensato ben duemila anni fa.

fossa-del-castagno
La fossa del Castagno tra il lago Fusaro e Lucrino

Stiamo parlando della Fossa Neronisletteralmente la “fossa di Nerone”: uno dei più ambiziosi progetti imperiali, purtroppo cominciato e mai portato a compimento a causa di motivi di forza maggiore.

Nel  64 d.C, cominciarono gli scavi per realizzare un lunghissimo canale navigabile artificiale tra Puteoli e Roma, per rifornire l’urbe di grano ed altre provvigioni di prima necessità in tempi celerissimi e in maniera molto più sicura che attraverso una convenzionale navigazione marittima. Il progetto ovviamente rientrava nell’ottica di una Roma dipendente ancora dal porto commerciale di Puteoli e non da quello di Ostia, poi realizzato molti anni dopo per diventare il principale sbarco romano.

- Questo sponsor ci aiuta a crescere -

Contemporaneamente al canale Campano/Romano, Nerone avviò un progetto parallelo anche in Grecia, nel Peloponneso, anch’esso poi sospeso e realizzato solo nell’Ottocento e conosciuto come il Canale di Corinto, che mirava a tagliare 6 chilometri di roccia per collegare direttamente il golfo di Corinto con il Mar Egeo.

Tracce concrete
Fossa Neronis quam a Baiano lacu Ostiam usque navigabile fecitPlinio, Storia Naturale XIV cap. 5

Gli scrittori PlinioTacito, Svetonio e Stazio e numerose tracce sul territorio campano dimostrano l’esistenza dell’incredibile progetto. Dalle  recenti aereofotogrammetrie è stato possibile osservare infatti lunghi tratti del canale già parzialmente sterrati tra il portus Iulius e la cosiddetta Fossa del Castagno presso il nord del lago Fusaro a Bacoli (NA), il territorio di Sinuessa e anche a nord del Circeo, del Pisco Montano a Terracina.

In particolare, una scoperta recente di parte dell’acquedotto augusteo a cavallo tra Lucrino e Baia, presso il cosiddetto “Scalandrone” (documentata al museo archeologico dei Campi Flegrei) ha fatto ipotizzare che i lavori della Fossa Neronis si estendessero fino al lago Lucrino, dato che parte di tale acquedotto appare tagliata improvvisamente in tronco.

L’abbandono del progetto

A seguito delle rivolte nella Gallia romana, in particolare quella di Vindex nel 69 d.C. e della morte dello stesso Nerone, entrambi i progetti vennero successivamente accantonati perchè troppo esosi in termini di spese, manodopera e anche per una rinnovata importanza data alla viabilità di terra (via Domitiana).


Referenze

  • Werner Johannowsky – Canali e fiumiper il trasporto del grano
  • Lorenzo Quilici – La forma della città e del territorio, Volume 2
  • Claudia Valeri – Marmora Phlegrea – Sculture dal Rione Terra di Pozzuoli
- Questo sponsor ci aiuta a crescere -

Ultime

Le Terme Flegree: Bagnoli e Via Napoli

Bagnoli è un quartiere di Napoli al confine con il Comune di Pozzuoli. E’ stato, assieme al resto dei Campi Flegrei, un importante centro termale da tempi antichissimi. Descriveremo di seguito le più importanti fonti termali antiche e relativi stabilimenti, ormai quasi completamente scomparsi.

Perchè Agnano si chiama così?

L'etimologia di Agnano è ancora dibattuta, ma esistono almeno tre ipotesi per l'origine di questo toponimo Flegreo

La sorgente d’acqua di Filostrato sulla Ripa Puteolana

Nel celebre testo antico "Vita di Apollonio da Tiana" dello scrittore e filosofo Lucio Flavio Filostrato (Lemno, 172 d.C. – Atene, 247 d.C.) vi sono dei passi ambientati a Dicearchia (Puteoli). Nello specifico viene menzionata una fonte di acqua sorgiva particolare, nei pressi della ripa puteolana, e di un ninfeo (creduto in seguito il cd. Tempio delle Ninfe).

I Campi Flegrei e la leggenda del Monte Barbaro in una lettera del 1196-97

Nel manoscritto della “Chronica Slavorum” è contenuta una famigerata lettera scritta dall’elettore Corrado di Hildesheim, legato imperiale nel Regno di Sicilia, ad Hartberto capo della sua chiesa. Durante questo mandato scrisse la lettera che illustra molte delle “meraviglie” viste in Sicilia e in Campania.

Newsletter

I più letti

Cuma, la prima città greca in Italia

Cuma è la prima colonia di fondazione greca in Italia,...

La Piscina Mirabilis

A Bacoli si fermava, dopo ben 96 km, il...

Le Terme di Baia, la piccola Roma

Le Terme di Baia sono un vasto complesso archeologico...

Cosa vedere a Bacoli

Oggi, dell'antica Bauli romana resta ben poco a testimoniare...

Il Tempio di Serapide di Pozzuoli

Simbolo inequivocabile della città di Pozzuoli sono le tre...

Le Terme Flegree: Bagnoli e Via Napoli

Bagnoli è un quartiere di Napoli al confine con il Comune di Pozzuoli. E’ stato, assieme al resto dei Campi Flegrei, un importante centro termale da tempi antichissimi. Descriveremo di seguito le più importanti fonti termali antiche e relativi stabilimenti, ormai quasi completamente scomparsi.

La sorgente d’acqua di Filostrato sulla Ripa Puteolana

Nel celebre testo antico "Vita di Apollonio da Tiana" dello scrittore e filosofo Lucio Flavio Filostrato (Lemno, 172 d.C. – Atene, 247 d.C.) vi sono dei passi ambientati a Dicearchia (Puteoli). Nello specifico viene menzionata una fonte di acqua sorgiva particolare, nei pressi della ripa puteolana, e di un ninfeo (creduto in seguito il cd. Tempio delle Ninfe).