Il Preventorio Antitubercolare Umberto di Savoia a Pozzuoli

Il complesso fu realizzato all’indomani della Prima Guerra Mondiale come presidio antitubercolare permanente, sulla collina della Solfatara di Pozzuoli. Nel corso dei decenni il complesso cambiò diverse volte destinazione, per venire definitivamente dismesso negli anni Ottanta. Oggi è sede della succursale dell'istituto scolastico IPSEOA Lucio Petronio.

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Il complesso fu realizzato all’indomani della Prima Guerra Mondiale come presidio antitubercolare permanente, sulla collina della Solfatara di Pozzuoli. Nel corso dei decenni il complesso cambiò diverse volte destinazione, per venire definitivamente dismesso negli anni Ottanta. Oggi è sede della succursale dell’istituto scolastico IPSEOA Lucio Petronio.

Il Viale di Ingresso del Preventorio di Pozzuoli [archivio C.R.I.]

Un preventorio per i bambini turbercolotici

Inaugurato nel dicembre del 1931 dai Principi di Piemonte Umberto di Savoia e dalla Duchessa d’Aosta madre, il Preventorio, capace di 200 letti, venne considerato e classificato come un modello del genere. Dai suoi 150 metri di altitudine, dominava la conca di Agnano.

Per la generosa elargizione di Italiani residenti all’estero e specialmente nello stato di Connecticut, (una lapide murata dell’atrio dell’Istituto ricordava questo generoso gesto), si procedette sulla collina di Pozzuoli alla costruzione dello stabile su di un’aerea di 120.000 metri quadrati. Esso era costituito da una struttura principale, il vero e proprio preventorio che poteva ospitare 200 letti, posta al termine del viale alberato d’ingresso, da un edificio secondario, dove si trovavano uffici direttivi ed amministrativi e dalla contumacia, dotata di dormitorio, refettorio, sala visita.

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Le aree esterne furono in parte destinate a giardino, in parte ad azienda agricola ed in parte a bosco, dal momento che il preventorio doveva assicurare un ambiente salubre ai propri ospiti, dove essi potessero trascorrere molto tempo all’aria aperta e dedicarsi alle cure elioterapiche
 
Le cronache d’epoca descrivono così il preventorio:
Dal caratteristico portale, sormontato dal rosso segno crociato, si parte, diritto e vasto, il grande vial che conduce all’edificio principale, che si erge nella maestosità e semplcità delle sue linee architettoniche. La esposizione di questo grandioso edificio è totalmente a mezzogiorno; esso è provvisto di ampie finestre protette da serrande avvolgibili e da tende dai colori vivi che mettono una nota di gaiezza sul grigio perla dell’Istituto e sullo sfondo verde-cupo della collinetta dominante a settentrione. I corpi dell’edificio sono disposti su vari piani, in modo da consentire ampie verande e numerose terrazze, utilissime per la cura aeroterapica ed elioterapica. Tutto il terreno circostante è razionalmente utilizzato, parte per opere di giardinaggio e parte è coltivato ad ortaggi, vigneti, alberi da frutta, etc. Nell’insieme tutto l’istituto è una gioia degli occhi; più che un luogo di cura sembra essere in una amena villa ove tutto sia stato curato per il conforto degli ospiti. Durante le giornate di sole le belle tende dagli striscioni gialli e rossi e numerosi ombrelloni variopinti, disseminati nel giardino e negli spiazzi, mettono una gaia nota di colore a tutto il paesaggio e danno quasi l’impressione di un luogo di villeggiatura. Sia per la sua posizione che per l’allestimento modernissimo e dotato di tutti i mezzi tecnici suggeriti dall’arte sanitaria moderna, il Preventorio ha assolto, per lunghi anni, il suo alto compito di valore altamente sociale, in armonia di intenti e di funzioni con quanto il Fascismo ha voluto e saputo attuare nel settore dell’assistenza all’infanzia. Rivista Municipale di Napoli, n.1, 1940

Il Preventorio di Pozzuoli appena edificato [archivi CRI]

Ospedale militare durante la Seconda Guerra Mondiale

Quando lo stato di emergenza richiese la mobilitazione della Croce Rossa, il Preventorio di Pozzuoli trasformò il suo carattere sereno e accogliente luogo fatto per l’infanzia e vi fu allestito l’Ospedale territoriale di Napoli N.3. I primi feriti che vi giunsero furono quelli con la Nave Ospedale Aquileia e vennero accolti quel giorno stesso, quando l’Altezza Reale Maria di Piemonte, ricevuta dalle Autorità del Comitato Provinciale della C.R.I. di Napoli, compiva una minuziosa ispezione dell’ospedale stesso.

L’ospedale era denominato di cura specializzata per: amputazioni traumatiche, le fratture esposte, i reumatismi articolari acuti ed altre forme di morbi e di lesioni richiedenti particolari trattamenti di chirurgia o speciali accorgimenti clinici.

Dal dopoguerra alla dismissione negli anni Ottanta

Negli anni Sessanta, nel parco dell’istituto fu progettato un centro di rieducazione per poliomielitici con piscine e palestre che, tuttavia, non fu mai utilizzato per la progressiva regressione della malattia. L’edificio che un tempo era adibito a contumacia fu allora utilizzato come centro di rieducazione motoria per bambini spastici, mentre la struttura principale del preventorio fu destinata ad ospitare l’Ospedale di Pozzuoli S. Maria delle Grazie, la cui sede, prima nel Palazzo Toledo, fu abbandonata in seguito ai danni subiti per il bradisismo (Croce Rossa, 1970). Dopo alterne vicende, l’aggravarsi della crisi sismica degli anni Ottanta determinò la completa dismissione dell’intera struttura.

Il preventorio oggi: una cittadella scolastica

L’area su cui insiste il fondo è attualmente sottoposta a vincoli di protezione integrale, anche se non archeologica a causa dell’incombente rischio sismico e vulcanico a cui si aggiunge quello idrogeologico e di frana. Preventorio e contumacia sono inoltre sottoposti a vincolo di tutela monumentale, riconosciuti come siti di interesse storico-artistico, con delibera del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali, soprattutto per la sobrietà delle loro linee che ne favorisce la perfetta integrazione con l’ambiente naturale circostante. Nel 2002 il lotto venne venduto dalla C.R.I. all’Amministrazione Provinciale di Napoli che ne realizzò una cittadella scolastica.

Il complesso edilizio esistente comprende, attualmente, tre immobili, oltre ad aree esterne: l’edificio ex Preventorio (l’unico ad oggi utilizzato quale sede di istituzione scolastica, ospita la sede succursale dell’Istituto Professionale per i Servizi dell’Enogastronomia e dell’ospitalità Alberghiera di Pozzuoli, in breve “IPSEOA Lucio Petronio“), l’edifico ex C.E.M. e quello denominato ex Contumacia, quest’ultimo dotato di particolari caratteristiche storiche e architettoniche.


  • Rivista Municipale di Napoli, n.1, 1940
  • C.R.I., “Contratto C.R.I.-Pacifico”, in Archivio del X Centro di Mobilitazione della Croce Rossa Italiana di Napoli, 19 giugno, 1918.
  • Cremonese F., “Il Preventorio Umberto di Savoia di Pozzuoli”, in Comitato Provinciale della C.R.I. di Napoli, Napoli, Croce Rossa Italiana, 1936, pp. 13-16.
  • D’Ambrosio A., Storia della mia terra: Pozzuoli, Centro turistico giovanile, Pozzuoli, 1976
  • Vuoti urbani e riuso sostenibile: l’ex Preventorio a Pozzuoli e Piazza Mercato a Napoli, Stefania Palmentieri (2015)
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