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I Castra Flegrei

Castrum Puteolanum, dettaglio
pozzuoli
Il Castrum Puteolanum

Il castrum o castro in italiano (latino: singolare castrum, plurale castra) era l’accampamento o meglio, la fortificazione, nel quale risiedeva in forma stabile o provvisoria un’unità dell’esercito romano come per esempio una legione. Successivamente, dopo la caduta dell’impero, con tale termine si identificarono tutti i centri abitati cinti da mura difensive, perlopiù arroccati su promontori facilmente difendibili.

Le ricche e aperte città romane si richiusero in sé stesse per difendersi, ormai, dallo sbando di un epoca dominata da incursioni barbariche, guerre di potere e scorribande piratesche. Il caso emblematico è quello del Castrum Puteolanum, involuzione della città di Puteoli che si richiuse nell’antica cinta del Rione Terra (Pozzuoli), rocca naturale a picco sul mare e ancora parzialmente fortificata.

Altri castra flegrei furono:

  • Castrum Misenati, sorto sull’omonimo capo, probabilmente in corrispondenza della cd. Villa di Lucullo e Grotte della Dragonara. Successivamente, con le incursioni saracene, fu edificata anche una torre di avvistamento, ancora oggi visibile, chiamata “Torre Bassa”. Il castro fu distrutto dai Goti, poi ricostruito da Papa Gregorio nel 599, e poi successivamente raso al suolo dai saraceni nel IX sec. d.C.
  • Castrum San Martini, corrispondente probabilmente con il centro dell’attuale Monte di Procida. in antichi documenti si fa menzione della chiesa di Sanctus Petrus ad Castellum, che sorgeva a Torregaveta. Pare fosse stato realizzato dai sopravvissuti del Castrum Misenati. Fortini sorgevano sul Monte: a Torregaveta, Gaveta, S.Martino, Torrione e, forse a Monte Grillo. Completavano la cintura fortificata la torre del capo di Miseno e Torre di Cappella, palizzate e fossate. La tradizione parla di gallerie sotterranee che collegavano, forse, tra di loro le fortificazioni.
  • Castrum Cumano, sorto sull’acropoli della città di Cuma e distrutto nel 1202.
  • Castrum Gipeum, sorto presso l’isolotto di Nisida. In molte raffigurazioni è chiaramente visibile anche una torre di avvistamento, oggi rasa al suolo.
  • Castrum Tripergularum, presso il villaggio di Tripergole, distrutto dall’eruzione del 1538 con la formazione del Monte Nuovo.
  • Castrum de Serra,  fondato da Roberto I, principe di Capua e con ogni probabilità sito tra Pozzuoli e Quarto, presso la montagna spaccata.la fortificazione risale alla prima metà dell’XI secolo. Originariamente il Castrum dovette essere una fortificazione militare a difesa della Piana di Quarto. Successivamente intorno alle difese militari del castrum
    dovettero sorgere le abitazioni in legno dei contadini del luogo, dando vita a un
    villaggio fortificato.

 

 


  • Comune di Pozzuoli, Ufficio Beni Culturali (documento)
  • Capaccio Giulio Cesare, Le antichità di Pozzuoli
  • Da Puteoli a Pozzuoli, e ritorno. Itinerario nell’iconografia urbana della città flegrea, in Iconografia delle città in Campania. Napoli e i centri della provincia, a cura di Cesare De Seta e Alfredo Buccaro, Electa-Napoli, Napoli 2006
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