Il Calvario di Sant’Anna in Bacoli

Una struttura ottocentesca dedicata alla Madonna che nel 2016 è stata restaurata e ora è possibile ammirare nella sua bellezza originaria.

- Questo sponsor ci aiuta a crescere -

L’opera conosciuta col nome “Calvario di Sant’Anna” in realtà è la raffigurazione dei misteri dolorosi del Rosario.

Oggetto: Edicole raffigurante i misteri dolorosi del rosario
Denominazione comune: Calvario di Sant’Anna
Ubicazione (attuale): Via Sant’Anna
Datazione: Sec. XIX
Autore: Ignoto
Materiale: Riggiole maiolicate (sette pannelli), muratura in tufo (struttura)
Dimensioni:  3 x 4 riggiole quadrate di 20 cm. (pannello); 14 riggiole rettangolari di 20cm. X 10 cm. (cornice)

 

- Questo sponsor ci aiuta a crescere -

All’interno di una caratteristica struttura architettonica recentemente restaurata (2016, per volere di alcuni volontari e dell’amministrazione civica) e riportata ai colori originali (celeste i bordi superiori della struttura, rosso l’interno dei frontoni e la parte alta dei pilastri delle cappelle, bianco le pareti di fondo e tutto il restante) trovano posto sette cappelle arcuate. Sulla parete di fondo di ogni cappella, protetto da vetro blindato, si ammira un pannello costituito da 12 riggiole maiolicate (3 x 4, di dimensioni 20 cm. X 20 cm.), incorniciato da 14 maioliche rettangolari (20 cm. X 10 cm.). Ogni pannello raffigura una scena della passione e morte di Gesù.

La madonna sette dolori

Partendo dalla destra di chi ammira sono raffigurate: l’agonia di Gesù nel Getsemani (con la didascalia “Primo Mistero”), la flagellazione (con la didascalia “Secondo Mistero”), la salita al calvario (con la didascalia “Terzo Mistero”), l’incoronazione di spine (con la didascalia “Quarto Mistero”), la morte in croce di Gesù fra i due ladroni, la pietà, la Madonna sette dolori.

Le raffigurazioni sono quelle classiche della tradizione cristiana, si presentano scarne di particolari, ricche di colori; i personaggi sono raffigurati nella loro essenzialità, l’ambiente di sfondo è vago. Alcune maioliche sono scheggiate.

La struttura risale al sec. XIX e nonostante che le persone del luogo siano ad essa molto legate da anni versava in stato di abbandono. Nel 2016 per volere dell’amministrazione civica di Bacoli e di alcuni volontari è stata restaurata e inaugurata nel giorno del Venerdì Santo.

In alcune riproduzioni è detto che i pannelli raffigurano i misteri dolorosi del rosario; in realtà i misteri dolorosi del rosario sono 5 e , in ordine, sono:  l’agonia di Gesù nel Getsemani, la flagellazione, l’incoronazione di spine, la salita al calvario e la morte in croce. I pannelli maiolicati sono 7 e solo i primi 5 (per chi ammira la struttura da destra) rappresentano i detti misteri del rosario, gli altri 2 raffigurano comunque scene dolorose verificatesi subito dopo la morte del Cristo.

Il pannello che raffigura il quinto mistero manca di didascalia che è invece presente nei precedenti quattro e inoltre il terzo e quarto mistero sono stati invertiti nell’ordine.

- Questo sponsor ci aiuta a crescere -

Ultime

Le Terme Flegree: Astroni e Pisciarelli

Nella parte nord-occidentale dei Campi Flegrei, poco distante dall'area...

Le Terme Flegree: Agnano

Presso il cratere di Agnano si trovano numerose fonti termali e altre manifestazioni geologiche di notevole importanza. L'area era già conosciuta in età ellenistica come attestato da ritrovamenti di strutture antiche, già votate allo sfruttamento delle qualità terapeutiche delle acque.

Le Terme Flegree: Bagnoli e Via Napoli

Bagnoli è un quartiere di Napoli al confine con il Comune di Pozzuoli. E’ stato, assieme al resto dei Campi Flegrei, un importante centro termale da tempi antichissimi. Descriveremo di seguito le più importanti fonti termali antiche e relativi stabilimenti, ormai quasi completamente scomparsi.

Spiagge Libere a Pozzuoli

Scopri tutte le spiagge e le scogliere libere per fare un tuffo senza impegni facilmente raggiungibili dal centro città, a piedi, in auto o con i mezzi pubblici.

Newsletter

I più letti

Cuma, la prima città greca in Italia

Cuma è la prima colonia di fondazione greca in Italia,...

La Piscina Mirabilis

A Bacoli si fermava, dopo ben 96 km, il...

Le Terme di Baia, la piccola Roma

Le Terme di Baia sono un vasto complesso archeologico...

Cosa vedere a Bacoli

Oggi, dell'antica Bauli romana resta ben poco a testimoniare...

Il Tempio di Serapide di Pozzuoli

Simbolo inequivocabile della città di Pozzuoli sono le tre...
Gennaro Lubrano
Gennaro Lubrano
Laureato in Scienze della formazione primaria. Da sempre appassionato di storia, archeologia e arte dei Campi Flegrei. E' stato allievo del Prof. Raffaele Giamminelli e del Prof. Don Angelo D’Ambrosio. Socio del GAN, giornalista e attivista.

Le Terme Flegree: Agnano

Presso il cratere di Agnano si trovano numerose fonti termali e altre manifestazioni geologiche di notevole importanza. L'area era già conosciuta in età ellenistica come attestato da ritrovamenti di strutture antiche, già votate allo sfruttamento delle qualità terapeutiche delle acque.

Le Terme Flegree: Bagnoli e Via Napoli

Bagnoli è un quartiere di Napoli al confine con il Comune di Pozzuoli. E’ stato, assieme al resto dei Campi Flegrei, un importante centro termale da tempi antichissimi. Descriveremo di seguito le più importanti fonti termali antiche e relativi stabilimenti, ormai quasi completamente scomparsi.